Uno spettacolo di MOTUS
con il sostegno di Regione Toscana
co-prodotto da Mulino ad Arte
L’umanità ingrata nei confronti della Natura incentiva modelli di sfruttamento predatori, svincolati da principi di solidarietà, che aumentano il degrado ambientale e riducono la capacità del pianeta di soddisfare i bisogni primari dei suoi abitanti, dando vita a perenni conflitti tra popoli.
L’attuale sistema di produzione e consumo entra in aperto contrasto con la natura ed i processi evolutivi naturali, imponendo ritmi e meccanismi con essi incompatibili.

Un’allarmante analisi dei ricercatori del National Center for Climate Restoration australiano delinea uno scenario in cui entro il 2050 il riscaldamento globale supererà i tre gradi centigradi, innescando alterazioni fatali dell’ecosistema globale e colossali migrazioni da almeno un miliardo di persone. Dopo il superamento dei “punti di non ritorno” climatici il riscaldamento globale si autoalimenterà anche senza l’azione dell’uomo, rendendo inutile ogni tardivo tentativo di eliminare le emissioni.

Concept e Drammaturgia | Rosanna Cieri |
Coreografia | Martina Agricoli |
Musiche | autori vari |
Danzatori | Ilaria Fratantuono, Roberta Morello, Mattia Solano |
Assistenza tecnica | Giampaolo Loddo |
Organizzazione | Micol Viti |
Ufficio stampa | Greta Sartarelli |
Fotografia | Carlo Pennatini |
Regia | Rosanna e Simona Cieri |
Produzione | MOTUS |
con il sostegno di Regione Toscana co-prodotto da Mulino ad Arte | |
si ringrazia Autolinee Toscane per la collaborazione |

