Si può parlare di musica popolare “italiana”?
La tradizione musicale popolare in Italia è legata alle mille culture regionali e sottoregionali, ed è spesso espressione delle classi subalterne, di cui testimonia i sentimenti, le aspirazioni e le lotte.
Usata come strumento di comunicazione facilmente accettato nell’ambito di comunità ristrette, la musica popolare si esprime attraverso differenze di dialetti, di strumenti musicali con cui è eseguita, e di balli che eventualmente la accompagnano. La differenza non è tra nord e sud della penisola, ma assume connotati di tale capillarizzazione che i confini si moltiplicano tra una valle e l’altra, tra la sponda destra e sinistra di un fiume e tra un abitato e l’altro. Confini geografici che divengono confini culturali e che perdurano nel tempo.
Come dire che, nella musica popolare, l’unità d’Italia non si è mai realizzata. Nonostante Garibaldi.
Coreografie | Simona Cieri |
Soggetto | Rosanna Cieri |
Musiche | Maurizio Camardi, Giuseppe Verdi, Daniele Sepe, Riccardo Tesi, Nuova Compagnia di Canto Popolare |
Costumi | Mirko Bolognesi |
Audio editing | Ilaria Fontana |
Regia | Rosanna e Simona Cieri |